Roma, 2 mar. (Adnkronos Salute) – I tumori? Si prevengono partendo dalla tavola. A ribadirlo, tornando su un tema a lui caro, è l’oncologo Umberto Veronesi, ex ministro della Sanità e direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano, intervenuto stamani al ciclo di incontri ‘Vivere in salute’ all’università Sapienza di Roma.
Veronesi, numeri alla mano, stila una classifica dei fattori che rappresentano un rischio sul fronte tumori. La parte del leone spetta all’alimentazione “con il 35%” dei pericoli nell’innescare una neoplasia. Seguono “tabacco (30%), infezioni virali (10%), fattori riproduttivi (7%), attività lavorativa e inquinamento (4% rispettivamente)”.Cattiva alimentazione, dunque, ancor più pericolosa del fumo, da sempre sul banco degli imputati. “Ciò di cui ci nutriamo – sottolinea Veronesi, rivolgendosi ai numerosi studenti raccolti in Aula magna per ascoltare le sue parole e quelle degli altri esperti presenti all’appuntamento – è un elemento fondamentale per la nostra vita. Alimentarsi vuol dire scegliere, e questa scelta può essere importantissima per preservarci da diverse malattie, a partire dai tumori. Il 35% di questi – ribadisce – è dovuto a ciò che mangiamo, mentre non più del 4% è riconducibile all’inquinamento”. Quel che mandiamo giù per alimentarci “può agire indisturbato sui nostri organi”. Occhio, dunque, alle cattive abitudini.Veronesi mostra due slide che la dicono lunga, tracciando la diffusione del tumore al colon nel pianeta. “Vedete – fa notare – questa neoplasia è rarissima nei Paesi dove non si mangia carne”, al contrario di quelli in cui raramente questo alimento manca dalla tavola. Frutta e verdura, invece, sono alimenti “protettivi: più alto è il loro consumo – ricorda l’oncologo – più diminuisce il rischio” di incappare in un tumore.Veronesi indica poi agli studenti presenti all’appuntamento capitolino, che mira a promuovere attività di informazione ed educazione alla salute tra i giovani, gli alimenti che dovrebbero scegliere per proteggersi dalle neoplasie. Tra questi la curcuma, “presente ad esempio nel curry. Nell’isola di Okinawa, dove la curcuma viene consumata quotidianamente – racconta – c’è una presenza di ultracentenari che supera del 10-15% quella degli altri Paesi nel mondo”.Buona abitudine, poi, portare a tavola “mirtilli e uva rossa” intesa anche come “vino: due bicchieri al dì – ricorda il direttore scientifico dello Ieo – uno a pranzo e l’altro alla sera, hanno un buon effetto protettivo”. Spazio inoltre a “fragole, tè verde, aglio verza, broccoli e pomodori”, perché la lotta ai tumori si combatte anche a tavola ed è bene tenerlo sempre a mente. Parola di Umberto Veronesi.